Centinaia di vite ferite, imprigionati da anni di disperazione in attesa di una stabilità della loro vita, questo è quello che vivono le donne e gli uomini lavoratori delle Sanitaservice.
È di oggi la notizia che la Commissione di Concorso OSS , su segnalazione dell’Area Politiche del Personale dell’azienda ospedaliera OO.RR., ha provveduto a ridurre il punteggio assegnato in occasione della graduatoria finale ai partecipanti al concorso provenienti da ‘Sanitaservice’.
La notizia è disdicevole di per sé, le motivazioni sottostanti sono ancora più sconcertanti. Ai concorrenti è stato detto che non verranno assegnati punti per le prestazioni rese presso le strutture sanitarie della ASL FG poichè le prestazioni non sarebbero state rese alle dirette dipendenze dell’ASL.
Mi pare doveroso segnalare ai partecipanti che la norma che disciplina tale aspetto stabilisce altro; infatti il testo normativo esplica che i titoli da valutare sono quelli concernenti i servizi resi presso la ASL e non alle dirette dipendenze della ASL.
La politica adottata dall’Area del Personale dell’Azienda Ospedaliera OO.RR. di Foggia più che una dichiarazione di insipienza, è una offesa per coloro che hanno prestato anni di lavoro alle dipendenze delle ASL, perché di questo si tratta. Lavoratori che in tempi di “Piano di Rientro” hanno permesso il buon funzionamento delle aziende pubbliche, andando a colmare le lacune assunzionali, anche adoperandosi in mansioni superiori.
Esprimo il mio personale senso di vicinanza a tutti i partecipanti al concorso, che ancora oggi, non sono nelle condizioni di vedersi assicurato un futuro di certezze e stabilità. L’auspicio è che il sopraggiungere della tornata elettorale, possa portare alla nostra Regione, un vero spirito di cambiamento ed innovazione, anche nella gestione di questo delicato settore, strategico per l’intero comparto.
La Lega prende le distanze e condanna la pratica dei lavoratori e delle lavoratrici utilizzati come oggetti usa e getta, di cui qui si parla, contrasteremo in ogni modo questo diffondersi della mortificazione delle esistenze. Questa condizione è espressione del degrado, ormai macroscopico, della politica del Governo “Emiliano”.
È tempo di cambiare.
È tempo di passare dalle parole ai fatti.
Vittorio Zizza