L’indagine Ipsos, Future4Tourism, premia due nuove destinazioni. Hotel per il 54% dei viaggiatori

BARI – Continua a crescere la voglia di vacanze degli italiani che, in pandemia viaggiano ma con più prudenza privilegiando il Belpaese dove la campagna vaccinale garantisce vacanze all’insegna di maggiore serenità. Dall’aggiornamento dell’indagine * Ipsos, Future4Tourism, emerge che le regioni preferite da oltre metà degli italiani per l’inverno 2022 sono cinque: Trentino-Alto Adige, Toscana, Valle D’Aosta, Puglia e Sicilia.

“Il Trentino AA e la Toscana, sempre presenti nelle preferenze invernali, confermano la loro attrattività. La Sicilia, che aveva fatto il suo ingresso nelle mete del periodo prima dell’esplodere della pandemia, riesce a rimanere nella top5 – scrive Ipsos – . Ai lati opposti d’Italia e con offerte turistiche diversissime, ci sono Valle D’Aosta e Puglia che rappresentano le nuove entranti in classifica”.

L’inverno presenta anche un segnale positivo per le sistemazioni di tipo alberghiero scelte dal 54% dei viaggiatori. Tali strutture si sono dimostrate credibili nell’attuare le misure anti-covid, rassicurando così chi aveva preferito una sistemazione ‘in casa’.

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“In Puglia l’offerta turistica continua anche in inverno, ed è questo l’asse strategico sul quale stiamo lavorando – dice Luca Scandale, direttore generale Pugliapromozione – per ampliare la stagione e consolidare i posti di lavoro del settore turistico, unendo una intensa promozione alla formazione. Tutte le attività stanno proseguendo in sinergia con gli operatori del settore turistico e gli enti locali, prima di tutto i Comuni per accogliere al meglio i nuovi flussi di visitatori invernali.
“Dal trekking fino alle tradizioni religiose ed ai piccoli borghi da assaporare, anche a tavola, la Puglia è un giacimento culturale da scoprire – conclude Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia che va ben oltre i tradizionali mesi estivi. Investire in questa direzione è anche una risposta all’overbooking di alcuni periodi”.