“Un cielo fatto di tela” è il romanzo d’esordio della giovane scrittrice monopolitana Maria Zaccaro.

Di Tina Raucci

Ben saldo è il legame che tiene unita Maria alla sua città, Monopoli (anche denominata ‘Civitas Mariae’), cosicchè è proprio nella suggestiva località pugliese che si ambienta l’inedita narrazione. Edito da Brè Edizioni, tra le pagine è l’arte che tesse la trama: protagonisti sono infatti Luigi, dalla spiccata passione per il disegno ed Arianna, che invece trova nelle parole e nella scrittura l’equilibrio più profondo.

Amicizia e amore si intersecano e si intrecciano tra confini labili e delicati, ma nel romanzo di Maria Zaccaro c’è molto di più: “Tra le pagine del libro, ho voluto raccontare il mondo dei giovani, quanto più vicino a loro possibile, ed ho approfondito anche temi sociali che meritano di essere letti, raccontati. Tra essi la tematica LGBT, correllata alla massima libertà di amare chi e come vogliamo, ma anche il bullismo, esperienza di cui parlo con cognizione di causa perchè mi ha toccata in prima persona” sostiene l’autrice.

Dal buio alla luce del riscatto: Maria Zaccaro non tratta solo dei tunnel negativi in cui oggi ci si imbatte, dal bullismo alla depressione, ma anche di come è possibile uscirne e superarli.
“Nel libro ho voluto dare grande spazio all’arte, mia grande passione. Perché l’arte è anche e soprattutto una forma di comunicazione, per conoscere i propri punti deboli e superarli. Essa ha molteplici sfumature, ma un unico linguaggio” rivela, inoltre, Maria.

La giovane autrice, infatti, ha lavorato nel corso del tempo a mostre artistiche e fotografiche di caratura internazionale, valorizzando anche le sue spiccate competenze linguistiche. E a chi le chiede se “Un cielo fatto di tela” avrà un sequel, la stessa Maria Zaccaro ammette che ci sta già pensando e, di conseguenza, non resta che sul punto riaggiornarsi.