Le organizzazioni sindacali della scuola, in relazione al mutato quadro normativo e all’evolversi della situazione epidemiologica della Puglia, hanno emesso un comunicato unitario sul nuovo DPCM e sulle ordinanze del presidente Emiliano.
Il DPCM del 2 marzo 2021 cambia in modo sostanziale la cornice normativa all’interno della quale devono operare le istituzioni scolastiche.Nel contempo si va modificando anche il contesto epidemiologico.
Il nuovo quadro normativo del DPCM del 2 MarzoL’art. 21 rende la possibilità d’intervento dei Presidenti delleregionida un lato più chiara e precisa,dall’altro piùcircoscritta e stringente.A tal riguardo, infatti,per le scriventi valgono le seguenti considerazioni:
1.l’art. 21 al comma 2 presuppone chela possibilità d’intervento tramite ordinanza regionale dei Presidenti diRegionesianolimitateesclusivamenteall’adozione dellemisure previste dall’art. 43(istituzioni scolastiche in zona rossa) e consistenti, pertanto, nella sospensione delle attività dei servizi educativi dell’infanzia e della didattica in presenza per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado sull’intero territorio regionale o sui singoli territori provincialiecomunali;
2.tale possibilità è esercitabile solo per i seguenti motivi:
•incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000abitanti;
•motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
È del tutto evidente che se da un lato viene ammessa la possibilità in capo ai Presidenti di Regione di emettere eventuali ordinanze, dall’altro viene limitato il tipo di intervento normativodi un’eventuale ordinanza regionale unicamente all’estensionedella modalità prevista per le scuole in zona rossa. Non sonopiù ammesse, quindi, modalità alternativedi intervento da parte della Regione.
La situazione epidemiologica in Puglia.
La situazione epidemiologica nella nostra regione appare particolarmente preoccupante, soprattutto alla luce dei nuovi criteri introdotti dall’ultimo DPCM. Nelle province di Bari e Taranto, secondo quanto pubblicato dal dipartimento regionale della salute,relativamente alla settimana che va dal 23 febbraio al 2 marzo, risulta allarmante il numero deicontagirispetto alla soglia 250/100.000 stabilitadal Governo che,sicuramente,accendeun campanello di allarme rispetto alnumerodei contagi che si stannopropagandocon estrema velocitànelle scuole, senza risparmiare quelle dell’infanzia.Idati medi settimanali su 100mila abitanti dellealtre province sono 156 per Brindisi, 167 per Bat, 202 per Foggia, 87 per Lecce, mentre la media regionaleè di 190.
Alla luce di questi dati e delle considerazioni sopra esposte,sollecitiamo la Regione a un’accelerazione dei vaccini al personale scolastico e a trovare soluzioni per quelle categorie di lavoratori (fragili, ultrasessantacinquenni, quarantene, ecc), che restano ancora senza risposte rispetto ai tempi di vaccinazioneoltre che per chi lavora fuori regione e per i TFA sostegno, personale scuole private, enti di formazione, AFAM, Università e Enti di ricerca. Infine, chiediamo che si dia attuazione concreta ai presìdisanitari deliberati dalla giunta regionale lo scorso 1° febbraio, di cui a tutt’oggi non si vede neanche l’ombra.