Polemica cancellazione volo Roma-Brindisi, presidente AdP: «Sullo scalo investimenti mostruosi»

Vasile risponde: «Incremento di passeggeri stellare. Di fatto la riduzione di questo volo di Ita è in linea con quanto è accaduto l’anno scorso e dei volumi di traffico previsti. C’erano tre voli di Ita l’estate e due l’inverno e così sarà anche quest’anno»

A ottobre ci sarà ad intermittenza in alcune giornate. A novembre non ci sarà più. Probabilmente rispunterà a dicembre, come negli anni passati, per ritornare nuovamente nel periodo della winter (la stagione invernale in prossimità delle festività) e nella successiva summer (la stagione estiva quando il numero dei passeggeri è tale da giustificare l’operatività di un ulteriore volo).

Torna a tenere banco, puntuale, come ogni fine estate, la polemica relativa alla cancellazione di un volo di Ita (ex Alitalia) che collega l’Aeroporto del Salento a Roma. È quello che parte attualmente da Fiumicino alle 9.20 ed arriva nell’Aeroporto del Salento alle 10.30 per ripartire alla volta della Capitale alle 11.15.

Una riduzione nella offerta di trasporto da e per il Salento che ha fatto registrare l’ennesima «levata di scudi». In questo caso da parte del presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci che dice: «Basta alle penalizzazioni dell’Aeroporto del Salento».

Ma si tratta di una autentica penalizzazione? O è una questione di mercato dal momento che ogni anno si registra fisiologicamente una contrazione di qualche volo con l’arrivo della stagione invernale?

«È esattamente così», spiega alla Gazzetta il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile. «La progressiva riduzione del volo delle 11.15 per Roma va inquadrato sotto due direzioni. Il primo è quello della domanda di mercato. Far decollare un aereo costa un sacco di soldi e se viaggia vuoto e non è profittevole quale interesse dovrebbe avere la compagnia a tenerlo in volo?

Il secondo problema riguarda la situazione di Ita in generale, noi stiamo soffrendo questa situazione come tutti gli aeroporti d’Italia visto che la compagnia – di fatto privata – ha carenza di aeromobili. Speriamo che l’Ue accetti l’ingresso di Lufthans e dovremmo fare tutti il tifo per il governo e Ita affinché la vicenda si risolva nei tempi più brevi possibili in modo anche da poter avere un interlocutore. Dai segnali che abbiamo tuttavia dovremmo attendere l’inizio dell’anno prossimo per arrivare ad una sintesi. Infine qualcuno ci chiede anche di sostituire quello di Ita con un volo Ryan Air ma non è tecnicamente possibile per via del fatto che lo slot è di Ita. Quindi tornando alla polemica è la stessa di ogni anno. Nessuno vuole evitare la discussione ma bisogna avere sempre un senso di responsabilità nelle cose e comprendere che Adp sta facendo del suo meglio come in questi anni per garantire il massimo dell’offerta possibile».

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Perché si appella alla responsabilità?

«Perché nei giorni scorsi abbiamo assistito ad attacchi gratuiti che tra l’altro mistificano la realtà dei fatti».

Del tipo?

«Tipo che i tifosi dell’Inter non potevano venire a Lecce perché mancava l’aereo. Un’autentica bugia visto che da Milano e Bergamo ci sono decine di aerei per arrivare in a Brindisi e Bari. Una mancanza di responsabilità quindi se a pronunciare queste parole non è il cittadino di strada ma una carica pubblica. E questo svilisce tutte le energie che mettiamo quotidianamente in campo per l’Aeroporto del Salento. Tra l’altro il presidente di Adp è un brindisino (l’architetto Marco Catamerò Ndr), un eccellente professionista che l’aeroporto lo ha rimodernato da cima a fondo. Può non avere a cuore le sorti dello scalo? Quale migliore garanzia?

Insomma l’idea è un po’ che ci si trovi di fronte alla sindrome del «Figlio di un Dio minore»?

«Nel caso dell’Aeroporto del Salento è proprio così. Di fatto la riduzione di questo volo di Ita è in linea con quanto è accaduto l’anno scorso e dei volumi di traffico previsti. C’erano tre voli di Ita l’estate e due l’inverno e così sarà anche quest’anno».

La realtà qual è?

«La realtà è che ci sono sull’Aeroporto di Brindisi investimenti mostruosi. La verità è che ci sono numeri stellari dell’aeroporto che nessuno dice mentre si rischia di abbattere con critiche infondate una struttura che va protetta. La verità è che ad Aeroporti di Puglia non si naviga a vista tirando a campare alla giornata. La verità è che si lavora in prospettiva e che abbiamo in campo un superprogetto con un respiro da qui a dieci anni. Ma di questo parleremo a tempo debito».