Obbligo vaccinazione sanitari, Amati: “Tutte le Regioni facciano come in Puglia. Si può fare, lo stabilì la Corte costituzionale”.
“Suggerisco a tutte le Regioni italiane di fare come abbiamo fatto in Puglia. Obbligare per legge alla vaccinazione tutto il personale sanitario, prevedendo l’inidoneità per reparti a rischio, il procedimento disciplinare e la sanzione pecuniaria sino a 5.000 euro. Che le Regioni possano obbligare per legge alla vaccinazione fu stabilito dalla Corte costituzionale, relatrice l’attuale Ministro della Giustizia Marta Cartabia”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore della legge sull’obbligo vaccinale anti-Covid a carico degli operatori sanitari.
“La legge pugliese proposta da me e approvata dal Consiglio regionale qualche settimana fa, ha ampliato alla vaccinazione anti Covid l’obbligo già introdotto nel 2018 per tutte le altre vaccinazioni. La normativa pugliese fu sottoposta al vaglio della Corte costituzionale, su impugnazione del Governo nazionale, e giudicata legittima con sentenza n. 137 del 2019, relatrice Marta Cartabia.
Secondo la legge regionale in vigore, dunque, l’operatore sanitario che si rifiuti di vaccinarsi è assoggettato al giudizio di inidoneità per i reparti a rischio, al procedimento disciplinare e alla sanzione pecuniaria fino a 5.000 euro.
Per quanto assurda possa sembrare la realtà di un operatore sanitario, che al posto di curare infligge malattie, in questa materia bisogna usare la mano pesante.
Nessuno può avere il diritto di scegliere per sé una condotta in grado di far ammalare i pazienti che ha in cura. Nella ampia gamma delle libertà non c’è infatti quella di decidere la sorte sanitaria degli altri.
Un’organizzazione sanitaria regionale che non sappia dunque preservare il valore collettivo della pratica vaccinale, per cui è la vaccinazione di tutti che ci mette a riparo, perde in partenza la sua funzione di cura.
Per questo motivo fondamentale, cioè l’osservanza al parametro della solidarietà sociale, mi pare disgustoso dover commentare vicende di focolai Covid accesi nei reparti ospedalieri da sanitari irresponsabili”.