La Regione Puglia ha emanato l’ordinanza che impone la chiusura delle attività commerciali per le prossime giornate del 25 e 26 aprile e del 1 maggio. Una misura che si rende ancora necessaria per limitare le probabilità di contagio da coronavirus.

Per la mia rubrica “Mondo Digitale” vorrei approfondire un effetto che la pandemia sta avendo su tutti noi. In particolare, come stanno irrimediabilmente cambiando le nostre abitudini di acquisto.

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Con l’ordinanza n.211 del 18 aprile è stata disposta la chiusura al pubblico nelle giornate di sabato 25 aprile (Festa della Liberazione), domenica 26 aprile e venerdì 1 maggio (Giornata mondiale dei Lavoratori) 2020, delle attività commerciali al dettaglio di vendita di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali.

Sono consentite:
– le vendite a mezzo ordinazione con strumenti digitali o telefonici, con
consegna al domicilio del cliente nel rispetto delle norme
igienico-sanitarie sia per il confezionamento che per la consegna;
– l’esercizio delle edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

Questo significa che nelle suddette giornate le città torneranno a perdere quel po’ di vita, faticosamente riconquistata, in favore di un obiettivo superiore: sconfiggere il virus.

Ma cosa cambia per noi e per le nostre abitudini in termini di mondo digitale ed acquisti online?

A meno che non sentiate l’irrefrenabile esigenza di uscire per compare un pacchetto di sigarette o un giornale in edicola (che potreste tranquillamente leggere sul vostro telefono), probabilmente deciderete di scorrere lo schermo di un vostro dispositivo, smartphone, pc o tablet che sia.

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Proprio così, la velocità, anzi l’immediatezza, con la quale ci siamo abituati a fare acquisti sta producendo effetti sempre più divaricanti tra un sistema materiale ed uno immateriale. Il termine virtuale non mi piace anche perché significa qualcosa che non esiste invece il digitale è reale, solo che non si tocca con mano.

Se le nostre abitudini di acquisto si sono spostate verso il digitale cosa può fare un’impresa in questa fase storica per agganciare la ripartenza, si spera, quanto più rapidamente possibile? Semplice: digitalizzare.

Mi riferisco all’intero processo produttivo e commerciale. Dalla produzione, per chi se ne occupa, ai processi decisionali fino alla promozione, vendita e distribuzione. Tutti stiamo conoscendo tante piattaforme che ci stanno consentendo, in questa fase pandemica, di relazionarci ugualmente e a costi molto contenuti, se non proprio assenti del tutto.

Quindi è impensabile che queste abitudini cambino con il ritorno ad una normalità che ancora non conosciamo nelle sue effettive caratteristiche. Allora cosa aspettare ancora? Entrare nel nuovo millennio per qualsiasi genere di organizzazione è l’unica via per superare la crisi.

Gennaro Del Core