Airbnb ha diramato un’analisi secondo la quale la Puglia sarà una delle mete preferite dai turisti anche per l’estate 2020. Ma con quali caratteristiche? Come intercettare i flussi del turismo? Come promuovere anche quello di prossimità?
Il trend dell’estate 2020 sarà una villa per la famiglia, possibilmente con una piscina privata o, al massimo, in condominio per evitare i disagi che potrebbero verificarsi in spiaggia. Non è un mistero, infatti, che le disposizioni di legge con particolare riferimento al distanziamento sociale prevedano, solo per citarne una ad esempio, una superficie di 10mq per ogni ombrellone. Questo significherà un distacco importante dai vicini, magari dagli stessi amici con i quali si era deciso di passare la giornata. Ancora, questo comporterà minori entrate per i gestori dei lidi e, presumibilmente, un conseguente aumento dei costi per gli utenti.

Un altro aspetto che potrebbe avere grande importanza nella scelta della destinazione è la rete wifi. Proprio così, il lavoro agile ha preso piede persino in Italia e questo comporterà sempre maggiori cambiamenti nella quotidianità di ognuno. Portarsi dietro il lavoro o decidere, consapevolmente, di svolgerlo da un’altra parte (magari in villa) potrebbe diventare la norma. Ecco allora che quello che fino ad un anno fa non era nemmeno considerato oggi, per molte persone, potrebbe diventare un drive di scelta.
Cosa cambia per i proprietari delle strutture ricettive? Sono obbligati a digitalizzare

Non si può più rimandare quel salto di qualità nella comunicazione dell’attività. Non si tratta solo di promozione, non basterà “vieni da noi” o altri slogan ormai cristallizzati negli anni. I gestori delle strutture ricettive, senza distinzione di tariffa o dimensioni, dovranno anche mostrare le azioni poste in essere in funzione anti covid-19. Ancora, dovranno “coccolare” i clienti anche dal punto di vista della privacy.
Ambienti sanificati e curati nel dettaglio saranno il vero banco di prova per un hotel o per un resort, ma anche per un piccolo B&B, al fine di interessare il turista. Non dimentichiamo, infatti, che il nostro Paese, più di altri, ha subito una campagna mediatica che lo ha dipinto per molto tempo come un focolaio diffuso. Servirà, allora, un vero “Piano Marshall” sul tema anche se, nello stesso tempo, ogni singola unità privata dovrà imparare a promuoversi online. Ora.