Torna la manifestazione “Suona con noi” a Martina Franca i prossimi 7 ed 8 agosto. Il programma prevede le esibizioni di musicisti, professionisti e non solo, nei vicoli del centro storico della città. Iscrizioni aperte fino al 30 maggio.
La maratona musicale denominata “Suona con noi” è organizzata dall’associazione La Ghironda e si svolgerà i prossimi 7 ed 8 agosto a Martina Franca. Si tratta di un’iniziativa anticipata da una miniserie di nove microfilm del regista Nicola Zucchi. E’ la quinta edizione del festival condiviso del pianoforte, il Piano Lab (www.pianolab.me).

Consolidato anche il format che prevede un percorso musicale all’interno del centro storico di Martina, uno dei luoghi più affascinanti e anche più noti della nostra regione. Un appuntamento nel centro storico della cittadina barocca, con gli strumenti dislocati in svariate postazioni, che segna un incontro aperto tra centinaia di pianisti, dilettanti, professionisti e stelle del concertismo internazionale, per un abbraccio emotivo con il pubblico nel quale si realizza un cambio della tradizionale prospettiva di partecipazione tra palco e platea, in un’ottica inclusiva. A breve l’associazione organizzatrice La Ghironda renderà noto l’intero calendario di Piano Lab, che oltre al Dipartimento Turismo della Regione Puglia, ai Comuni ospitanti, al Fai Italia scuole e a Marangi Strumenti Musicali, quest’anno ha come partner il Key Biscayne Piano Festival, il prestigioso appuntamento con il pianoforte che si tiene ogni anno in Florida.
Le iscrizioni a «Suona con noi» sulla piattaforma pianolab.me scadono il 30 maggio.
E sui canali social del festival l’invito a partecipare viene accompagnato dalla visione dei microfilm realizzati da Zucchi, un viaggio nel mondo del principe degli strumenti in nove fulminei episodi in italiano e in inglese. Si tratta della prima microserie sul pianoforte sinora mai prodotta. Zucchi l’ha realizzata dopo aver seguito tutte le serate dell’edizione 2020 di Piano Lab. Si è immerso nel suo spirito aperto e popolare, ascoltando le voci, oltre che le note, dei pianisti, tirando tardi con loro. Ha raccolto quasi cento ore di girato. E da quel cospicuo materiale ha tessuto i fili di una storia delicata, in cui una figlia pianista e un padre sognatore si parlano come raramente sanno parlare una figlia e un padre.
«La musica – spiega Zucchi – non si può raccontare. Sarebbe come toccare una farfalla: se lo fai, lei non può più volare. Se racconti la musica, lei tace. Però la musica si può evocare, come una magia. E quando appare, il mondo si colora».
I nove microfilm puntano ad esprimere pienamente lo spirito di Piano Lab, un progetto che mira a mostrare quanto la musica non abbia confini geografici, mentali o di classe, proprio come il pianoforte. Strumento considerato erroneamente come elitario ed invece tramite tra l’uomo e il divino. La musica è ovunque, basta saperla ascoltare.