La Geo Barents di Medici senza frontiere a Brindisi

Sono terminate le procedure di sbarco dei 339 migranti arrivati questa mattina nel porto di Brindisi a bordo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere.

La nave aveva salvato pochi giorni fa nel Mar Mediterraneo 440 migranti, 100 dei quali erano già stati trasferiti su una nave della Guardia costiera italiana al largo della Sicilia. Un altro migrante era stato evacuato con un elicottero a causa delle precarie condizioni di salute. Lo sbarco in Puglia è iniziato poco dopo le 7. I migranti provengono da Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka.

“Sappiamo che ci sono state torture con bruciature ed elettroshock. Per cinque giorni i migranti non avevano nulla da mangiare, solo qualche bustina di datteri”. Lo riferiscono i responsabili di Medici senza frontiere a Brindisi dove è approdata la nave Geo Barents con 339 migranti. “Dopo aver fatto il salvataggio in mare – aggiunge Msf – abbiamo fatto un’evacuazione medica di una persona che se fosse rimasta a bordo avrebbe rischiato di morire. Quando è stata soccorso era priva di sensi. E’ venuto un elicottero per l’evacuazione. Le persone viaggiavano in una condizione davvero precaria”.

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Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi di Medici senza frontiere, spiega che è “stato un soccorso molto complesso in acque internazionali, durato oltre 12 ore. Il barcone stava navigando in mezzo alla tempesta da vari giorni. La prima notte non è stato possibile fare alcun soccorso perché c’erano onde di quattro metri e mezzo e vento di quaranta nodi”. “Tra l’altro – aggiunge – si è rotto anche un gommone, abbiamo dovuto procedere solo con uno. E’ stato molto complicato ma per fortuna siamo riusciti a mettere in salvo tutte le persone che erano a bordo in quel momento”. “Ora – conclude – i migranti sono distrutti”.