Concorso “Aldo Moro”, consegnate in Consiglio regionale le borse di studio agli studenti premiati.
Cerimonia di premiazione in Aula consiliare dei vincitori delle dieci borse di studio messe in palio con il quarto concorso “Aldo Moro” anno 2020, organizzata dalla Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale del Consiglio regionale.
Il concorso è stato indetto dall’Associazione consiglieri regionali della Puglia, dall’Associazione ex Parlamentari della Puglia, dalla Federazione dei Centri Studi ‘Aldo Moro e Renato Dell’Andro’ di Bari, con il patrocinio ed il sostegno del Consiglio Regionale della Puglia, al fine di favorire la conoscenza della vita, del pensiero, dell’azione e della tragica morte dello statista pugliese e di incrementare nei giovani la riflessione, la ricerca e lo studio sulla figura di Aldo Moro.
I lavori sono stati avviati e moderati da Gero Grassi (proponente della legge Commissione d’inchiesta strage via Fani e uccisione Aldo Moro). E’ intervenuto Luigi Ferlicchia (presidente dell’Associazione consiglieri della Regione Puglia), che ha espresso gratitudine per aver voluto giungere al conseguimento della quarta edizione del concors. Era presente anche Giuseppe De Tomaso, direttore de ‘La Gazzettadel Mezzogiorno’, il quale ha detto che è importante ricordare il collegamento storico tra la Gazzetta e Aldo Moro e la sua intuizione di attribuire una salvaguardia dell’editoria locale.
In rappresentanza del Magnifico Rettore dell’Università degli studi ‘Aldo Moro’ di Bari è intervenuto Pierfrancesco Dellino, che ha rilevato un grande interesse per questa iniziativa, ritenendo un compito difficile quello di valutare gli elaborati prodotti dagli studenti, che riportano nella cultura moderna fatti di importanza storica.
Ha chiuso gli interventi la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, ringraziando vivamente gli organizzatori del concorso per l’investimento profuso sulla figura di Moro. La presidente Capone ha raccontato il ricordo del disorientamento e dell’emozione provata il giorno del rapimento di Moro (9 maggio 1978), di quest’uomo di cui non si può non considerare l’importanza delle norme volute, che da costituente ha garantito il diritto allo studio e alla salute. Apprezzamento è stato espresso dalla presidente al progetto “Aldo Moro” perché passa come un insegnamento, in quanto si studia, si approfondisce e si costruiscono le proposte.
Ai vincitori sono state assegnate delle borse di studio di un valore di 500 euro a sette dei dieci che hanno conseguito il quarto posto ex equo, di 750 euro al terzo posto, di mille euro al secondo posto e di 1500 euro al primo classificato.
Gli studenti premiati sono: 1° posto Gruppo di studenti del Liceo Ribezzo di Francavilla Fontana (BR); 2° posto Antonio Losavio di Castellana Grotte (BA), 3° posto Chiara Maria Elena Liaci di Carosino (TA); quarto posto ex aequo Azza Ibtissam di Andrano (LE); Sara Francesca Laveneziana di Carovigno (BR); Marco Vittorio Cianciola di Bari, Alessandra Masellis di Bitonto (BA), Federica Fraccalvieri di Triggiano (BA); Serena Torrelli di Celano (AQ); Francesco Scaringi di Trani (BT).
Dichiarazione della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone.
“Oggi ho incontrato le studentesse e gli studenti vincitori della borsa di studio ‘Aldo Moro’ che, con i loro lavori di assoluta qualità, hanno voluto raccogliere il testimone di uno tra i più grandi statisti che il nostro Paese abbia mai avuto.
La grandezza di Aldo Moro sta nel suo insegnamento dinamico e sempre attuale: non esiste una politica che non cammini insieme all’approfondimento, non esiste l’arte del governo senza la capacità di ascolto e mediazione.
Ciascuno di noi ha il compito di portare con sè, nel quotidiano, il segno del suo impegno. Da un lato, ascoltando tutte le voci, soprattutto nei momenti di difficoltà, e cercando un compromesso che sia sempre al rialzo. Dall’altro, premiando lo studio, l’impegno e l’approfondimento.
Preziose, oggi, sono state le parole e le testimonianze che hanno donato ai giovani di Puglia Luigi Ferlicchia, Giuseppe de Tomaso e Stefano Bronzini. Nei loro interventi si è sentito tutto il ricordo di una storia che ha cambiato il Paese e la volontà di far continuare quelle visioni.
Infine, grazie di cuore all’on. Gero Grassi, per il costante impegno per la verità nel caso Moro e per la paziente opera di sensibilizzazione”