Nella prima stagionale il Lecce batte 3-1 il Parma al Tardini, una bella prova per gli uomini di Marco Baroni.

Fisicamente più in palla e tatticamente più ordinato del Parma, il Lecce vince in trasferta per 3 a 1 accedendo ai 16esimi di Coppa Italia nei quali affronterà lo Spezia, in terra ligure. I giallorossi, dopo essere andati in svantaggio al 7′ per il gol di Iacoponi, hanno trovato subito il pari con Coda (al 9′) e al 40′ hanno messo la freccia del sorpasso con lo stacco di Tuia. Nella ripresa, al minuto 76, Coda ha chiuso i conti.

Privo di Gallo, fuori per un affaticamente muscolare, Baroni ha schierato in difesa Gendrey, Tuia, Lucioni e Vera, con Hjulmand, Blin e Majer in mediana e Helgason, Coda e Olivieri davanti. La velocità e l’estro di Man e Iacoponi hanno messo subito in difficoltà i terzini del Lecce, ma la squadra salentina non si è disunita e col passare dei minuti è riuscita a replicare, colpo su colpo, ai tentativi dei ducali. Ne è venuto fuori un bel primo tempo, con occasioni da entrambe le parti ma anche errori di valutazione. Se il gol della squadra di Maresca nasce da una indecisione di Gendrey e da un non perfetto allineamento della difesa (Lucioni tiene in gioco Brunetta che serve l’assist), il pareggio dei salentini è scaturito da un recupero di Olivieri su uno scriteriato passaggio in orizzontale di Juric a metà campo: implacabile poi il diagonale di Coda col sinistro. Il Lecce ha chiuso meritatamente sul 2 a 1 la prima frazione: bravo Tuia, nel nugolo a centro area, a colpire di testa su calcio d’angolo di Majer, e a indirizzare la sfera alle spalle di Colombi.

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Nella ripresa i giallorossi hanno fatto valere una condizione atletica sicuramente migliore, mentre il Parma non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Blin ha fatto vedere la sostanza del mediano di professione, Hjulmand e Majer hanno dato respiro al palleggio e lo hanno tolto agli avversari, Vera e Gendray hanno ribaltato l’inerzia del primo tempo grazie al maggior dinamismo. Positivo anche l’esordio di Strefezza, subentrato a Helgason al minuto 60: l’esterno offensivo arrivato dalla Spal si è mostrato molto motivato, lottando su ogni pallone. Peccato per la facile opportunità fallita al 67′ su appoggio di Coda, ma il brasiliano di passaporto italiano ha contribuito alla costruzione del terzo gol: passaggio per l’accorrente Vera, cross basso a centro area per il tocco, deviato ma comunque efficace, del capocannoniere dello scorso campionato. All’80’ spazio anche a Bjorkengren per Majer e Calabresi per Gendray, mentre Rodriguez ha preso il posto di Hjulmand al minuto 88. Lo spagnolo ha comunque avuto il tempo di chiamare Colombi a una complicata respinta su un tiro molto potente.

Con la vittoria al Tardini il Lecce fa sicuramente un pieno di fiducia: è vero che i padroni di casa erano privi di elementi destinati all’undici titolare e che, quando la condizione atletica sarà migliore, si vedrà un’altra squadra, ma i giallorossi hanno mostrato una quadratura non banale, esaltata da una costante aggressività che ha spesso tolto al Parma la possibilità di impostare comodamente la manovra. Tra una settimana è in programma il debutto in campionato a Cremona e, intanto, Corvino e Trinchera potrebbero portare nel Salento gli elementi che ancora mancano per completare l’organico: un altro marcatore centrale, un attaccante e un esterno offensivo.